Fisicamente sono al lavoro ma la mente è già in vacanza. In stato catatonico.
Ancora una settimana e poi si chiude per ferie. Dio ti ringrazio! Anche quest'anno siamo arrivati ad agosto. Il peggio è passato. Finalmente da lunedì potrò staccare la spina, evadere, risintonizzare i pensieri creativi.
Ne ho un estremo bisogno perché sono esausta.
Ogni sforzo è obsoleto. Fatica. Insofferenza. Persino accendere il fornello per cucinare qualcosa di vagamente commestibile. Quando finirà quest'afa? L'idea di produrre ancora nuovo calore mi scoraggia. Va bene qualsiasi cosa, purché sia fredda e veloce. Pomodoro e mozzarella, insalata mista, roast beef all'inglese, vitello tonnato, prosciutto e melone. L'inedia si è impadronita delle azioni. Il maritozzo non protesta, sopraffatto anche lui dalla stanchezza.
Poi, alle 19:00, mentre la temperatura accennava appena appena a diminuire abbiamo tirato fuori la spider dal garage, furtivi come due ladri. L'abbiamo scappottatta e via, con il vento fra i capelli. Ah, che deliziosa sensazione di frescura. La luce del tramonto colorava tutto di rosa e noi, felici, ridevamo come bambini.
Libertà.